di: Giovanni MANSUETO
giovedì 18 settembre 2008
Concorso SS.Crocifisso 2008
giovedì 28 agosto 2008
venerdì 23 maggio 2008
mercoledì 21 maggio 2008
Fondazione del Convento dei Cappuccini di Rutigliano
Col consenso di Monsignore Vescovo di Conversano F. Capulli Cortonese, già dell’Ordine
de’ Padri Conventuali1, fu pigliato il Convento di Rutigliano dal P. Giacomo da Molfetta il giovane Provinciale e dal P. Vittorio da Cigoli della Provincia di Toscana Visitatore Generale nel Regno l’anno 1612, col beneplacito anche del P. Girolamo da Castel Ferretti nostro Generale, dopo essere stato domandato molti anni da tutta l’Università del luogo. Furono posti li fondamenti alli 2 di novembre ed innalzata la fabbrica di spese della Comunità secondo la povera forma Cappuccina con celle 21 oltre le solite officine e con la Chiesa consacrata in onore del glorioso Arcangelo
S. Michele la di cui immagine si rappresenta anche nel sigillo locale.
Questo Convento, ancorché non sia molto antico, è stato necessario ripararlo due volte perché minacciava rovina. Il tutto resta a disposizione della Santa Sede giacchè non costa per mezzo di scritture autentiche che veruno si sia riserbato il dominio. Sta situato un terzo di miglio dall’abitato, in luogo aperto e strada pubblica. E’ libero da debiti e da pesi di messe e non possiede entrate, ma il vitto necessario per i frati, che intorno a dieci vi dimorarono di stanza, si cava facilmente dalla carità dei popoli di Rutigliano e d’altri luoghi vicini, singolarmente da Mola, Terra buona litorale che farà più di tre mila anime, e da Turi, abitata da 2.500 persone.
de’ Padri Conventuali1, fu pigliato il Convento di Rutigliano dal P. Giacomo da Molfetta il giovane Provinciale e dal P. Vittorio da Cigoli della Provincia di Toscana Visitatore Generale nel Regno l’anno 1612, col beneplacito anche del P. Girolamo da Castel Ferretti nostro Generale, dopo essere stato domandato molti anni da tutta l’Università del luogo. Furono posti li fondamenti alli 2 di novembre ed innalzata la fabbrica di spese della Comunità secondo la povera forma Cappuccina con celle 21 oltre le solite officine e con la Chiesa consacrata in onore del glorioso Arcangelo
S. Michele la di cui immagine si rappresenta anche nel sigillo locale.
Questo Convento, ancorché non sia molto antico, è stato necessario ripararlo due volte perché minacciava rovina. Il tutto resta a disposizione della Santa Sede giacchè non costa per mezzo di scritture autentiche che veruno si sia riserbato il dominio. Sta situato un terzo di miglio dall’abitato, in luogo aperto e strada pubblica. E’ libero da debiti e da pesi di messe e non possiede entrate, ma il vitto necessario per i frati, che intorno a dieci vi dimorarono di stanza, si cava facilmente dalla carità dei popoli di Rutigliano e d’altri luoghi vicini, singolarmente da Mola, Terra buona litorale che farà più di tre mila anime, e da Turi, abitata da 2.500 persone.
giovedì 17 aprile 2008
Comitato Organizzatore
Saffi Andrea
De Gregorio Mimmo
Demarinis Giovanni
Lamparelli Donatella
Suglia Franco
Ciavarella Gaetano
Don Felice Di Palma (arciprete)
Padre Massimiliano (Rettore del Santuario)
Lanfranco Di Gioia (Sindaco)
Colamussi Antonio (Presidente Onorario)
Berardi Vittorio
Valenzano Pierino
Meliota Patrizia
D'Ambrosio Franco
Lamonaca Filippo
Massaro Paolo
Mongelli Giuseppe
Menelao Vito
Antonetti Lamorgese Franco
Saffi Mimì
Valenzano Vito
Capotorto Gianni
Vavalle Giovanni
Poli Vito
Porcelli Nunzio
Signorile Giuseppe
Pomelli Vito
Saffi Pasquina
Bruno Mimmo
Demarinis Piero
Poli Gaetano
Divittorio Antonio
De Gregorio Mimmo
Demarinis Giovanni
Lamparelli Donatella
Suglia Franco
Ciavarella Gaetano
Don Felice Di Palma (arciprete)
Padre Massimiliano (Rettore del Santuario)
Lanfranco Di Gioia (Sindaco)
Colamussi Antonio (Presidente Onorario)
Berardi Vittorio
Valenzano Pierino
Meliota Patrizia
D'Ambrosio Franco
Lamonaca Filippo
Massaro Paolo
Mongelli Giuseppe
Menelao Vito
Antonetti Lamorgese Franco
Saffi Mimì
Valenzano Vito
Capotorto Gianni
Vavalle Giovanni
Poli Vito
Porcelli Nunzio
Signorile Giuseppe
Pomelli Vito
Saffi Pasquina
Bruno Mimmo
Demarinis Piero
Poli Gaetano
Divittorio Antonio
giovedì 3 aprile 2008
Iniziativa del Comitato Festa SS. Crocifisso
Ci siamo, con ritardo ma finalmente ci siamo.
Un sito tutto per noi ma soprattutto per voi, amici e compaesani sparsi nel mondo. Una iniziativa fortemente voluta da tutti i componenti del comitato festa "SS. Crocifisso", che ho l'onore di presiedere da aprile del 2007.
Il sito web rappresenta un'altra tappa fondamentale tra le tante iniziative intraprese da questo comitato e, mira a far conoscere storia e leggende di questo meraviglioso "Crocifisso", venerato e amato non solo da noi rutiglianesi, ma anche da tantissima gente dei paesi viciniori e non solo.
Una devozione che si perde nella notte dei tempi e che rappresenta, soprattutto nei giorni di festa, un punto di incontro e di preghiera collettiva. Una festa religiosa e civile che si protrae per cinque mesi, da maggio a settembre. Il primo momento d'incontro tra la comunità cristiana rutiglianese e il Crocifisso, inizia,infatti, il 3 maggio di ogni anno con la cerimonia religiosa dell'esaltazione della Croce e termina il 15 settembre.
Il 13, 14, 15 settembre sono tre giorni durante i quali, è importante sottolinearlo, il profano non prende mai il sopravvento sul sacro.
Luminarie, fuochi d'artificio, bande musicali in forma soft, ben si conciliano con la religiosità del momento.
Il programma del 3 maggio prevede, in mattinata, la celebrazione delle sante messe con inizio alle 06.30, 07.30, 09.00, quest'ultima a devozione dei coltivatori diretti di Rutigliano. In serata alle ore 19.00, celebrazione solenne in presenza delle autorità civili, militari e religiose. Autorità, sindaco in testa, che in corteo, con partenza da Via D. Martinelli, accompagnanti dalla banda musicale, raggiungono il Santuario.
I festeggiamenti religiosi e civili prendono il via il 6 settembre con il "Settenario" e proseguono il 13, 14 e 15 dello stesso mese.
Giorno 13, alle 20.00, il SS. Crocifisso, dal Santuario, in processione, percorrendo Via San Francesco d'Assisi, Via D. Martinelli, Piazza C. Battisti, Via M. Troiani e Via Roma viene accompagnato alla Chiesa Matrice. Subito dopo, come tradizione vuole, esibizione della banda musicale in Piazza XX Settembre.
Il 14 alle ore 10.30 solenne messa pontificale presieduta dal Vescovo della Diocesi di Conversano - Monopoli. Ore 11.30, processione di gala attraverso le vie cittadine con la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari. Ore 17.30, servizio annullo postale speciale "Festa del Crocifisso" presso la sede del Comitato in Piazza XX Settembre. Alle ore 21.00 esibizione dei concerti bandistici; alle 22.30 grandioso spettacolo piro - musicale.
Il programma dell'ultimo giorno di festa prevede: alle ore 09.00 l'esibizione in Piazza XX Settembre del concerto bandistico; alle ore 17.00 dopo la Santa Messa, processione di ritorno al Santuario. Alle 21.00, sempre in Piazza XX Settembre, chiusura della festa con l'esibizione della banda musicale.
Il programma dei festeggiamenti dell'anno in corso saremo in grado di renderlo ufficiale nei prossimi giorni.
Possiamo solo anticipare che le luminarie saranno installate dalla ditta "De Cagna" di Maglie, già presente in Rutigliano nel 2007.
Il presidente
Saffi Andrea
Santuario SS. Crocifisso
Crocifisso ligneo del XVII Sec. attribuito a V. Genuino
LA LEGGENDA DEL SS. CROCIFISSO DI RUTIGLIANO
“Il Santissimo Crocifisso che in questa Chiesa si venera, fu lavorato nella Città di Brindisi* da un eccellente artefice** per un certo Castellano di Spagna. Compiuto il lavoro, fuorché la testa, non perfezionata, né congiunta al corpo, pose egli tutto in una cassa per portarlo seco in Napoli, e poi spedirla alla volta di Barcellona, Patria del nominato Castellano. Partito dunque da Brindisi il laudato artefice venne a passare per Rutigliano, dove giunto per la via estramurale si diresse con la vettura alla volta di Bari, ma gli animali, che lo portavano, giunti all’imboccatura della vecchia strada che tutt’ora mena al Convento di questi Padri Cappuccini, si fermarono, e non vi fu modo che vi fossero spinti innanzi. Allora l’artefice restò come fuori di sé del fatto che gli accadeva, e pertanto a quelle bestie di prendere la via che loro piacesse, vide che prestamente, volgendosi alla parte della vecchia strada nominata presero la volta del Convento. Ivi giunta la vettura, di bel buono gli animali si fermarono e per quante sferzate avessero ricevute non vi fu verso di far proseguire loro il cammino. Pensò allora l’artefice soffermarsi qui per la notte, essendo già sera. Chiese ricovero al Superiore del Convento e ottenne, depositando la cassa ben chiusa nella Chiesa dello stesso monastero. La mattina del giorno seguente, avendo esternato quei Frati il desideriio di vedere l’opera dell’artefice riferita, si portarono tutti in Chiesa. Nell’aprirsi la cassa videsi perfezionata in modo eccellentissimo la testa del Crocifisso, tanto che lo stesso artefice comprendendo di non essere stata opera sua, (e certi vogliono che si fosse pur trovata congiunta al busto, cosa che non aveva ancor fatto l’autore), videsi il medesimo artefice cadere per terra privo di sensi. I frati ammirando pur il meraviglioso lavoro, non si sapevano spiegare l’accaduto, fino a tanto che quegli si fu riavuto, ed ebbe loro raccontata la novità della cosa. Fu allora che egli stesso per tanti segni ricevuti volle donare quel Crocifisso al nostro Convento dei Cappuccini, non senza però tenere informato il Signor Castellano di Barcellona, il quale avendo inteso l’accaduto, anche egli devotamente scrisse che per suo dono fosse restato a Rutigliano la detta immagine.”
* Gallipoli ** Vespasiano Genuino ( 1552 – ca. 1637)
Da: Lorenzo Cardassi, Rutigliano in rapporto agli avvenimenti più notevoli della Provincia e del Regno – Ba 1877 rist. Putignano 1967, pagg 248-249
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