mercoledì 21 maggio 2008

Fondazione del Convento dei Cappuccini di Rutigliano


Col consenso di Monsignore Vescovo di Conversano F. Capulli Cortonese, già dell’Ordine
de’ Padri Conventuali1, fu pigliato il Convento di Rutigliano dal P. Giacomo da Molfetta il giovane Provinciale e dal P. Vittorio da Cigoli della Provincia di Toscana Visitatore Generale nel Regno l’anno 1612, col beneplacito anche del P. Girolamo da Castel Ferretti nostro Generale, dopo essere stato domandato molti anni da tutta l’Università del luogo. Furono posti li fondamenti alli 2 di novembre ed innalzata la fabbrica di spese della Comunità secondo la povera forma Cappuccina con celle 21 oltre le solite officine e con la Chiesa consacrata in onore del glorioso Arcangelo
S. Michele la di cui immagine si rappresenta anche nel sigillo locale.
Questo Convento, ancorché non sia molto antico, è stato necessario ripararlo due volte perché minacciava rovina. Il tutto resta a disposizione della Santa Sede giacchè non costa per mezzo di scritture autentiche che veruno si sia riserbato il dominio. Sta situato un terzo di miglio dall’abitato, in luogo aperto e strada pubblica. E’ libero da debiti e da pesi di messe e non possiede entrate, ma il vitto necessario per i frati, che intorno a dieci vi dimorarono di stanza, si cava facilmente dalla carità dei popoli di Rutigliano e d’altri luoghi vicini, singolarmente da Mola, Terra buona litorale che farà più di tre mila anime, e da Turi, abitata da 2.500 persone.

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