giovedì 3 aprile 2008

Santuario SS. Crocifisso


Crocifisso ligneo del XVII Sec. attribuito a V. Genuino

LA LEGGENDA DEL SS. CROCIFISSO DI RUTIGLIANO

“Il Santissimo Crocifisso che in questa Chiesa si venera, fu lavorato nella Città di Brindisi* da un eccellente artefice** per un certo Castellano di Spagna. Compiuto il lavoro, fuorché la testa, non perfezionata, né congiunta al corpo, pose egli tutto in una cassa per portarlo seco in Napoli, e poi spedirla alla volta di Barcellona, Patria del nominato Castellano. Partito dunque da Brindisi il laudato artefice venne a passare per Rutigliano, dove giunto per la via estramurale si diresse con la vettura alla volta di Bari, ma gli animali, che lo portavano, giunti all’imboccatura della vecchia strada che tutt’ora mena al Convento di questi Padri Cappuccini, si fermarono, e non vi fu modo che vi fossero spinti innanzi. Allora l’artefice restò come fuori di sé del fatto che gli accadeva, e pertanto a quelle bestie di prendere la via che loro piacesse, vide che prestamente, volgendosi alla parte della vecchia strada nominata presero la volta del Convento. Ivi giunta la vettura, di bel buono gli animali si fermarono e per quante sferzate avessero ricevute non vi fu verso di far proseguire loro il cammino. Pensò allora l’artefice soffermarsi qui per la notte, essendo già sera. Chiese ricovero al Superiore del Convento e ottenne, depositando la cassa ben chiusa nella Chiesa dello stesso monastero. La mattina del giorno seguente, avendo esternato quei Frati il desideriio di vedere l’opera dell’artefice riferita, si portarono tutti in Chiesa. Nell’aprirsi la cassa videsi perfezionata in modo eccellentissimo la testa del Crocifisso, tanto che lo stesso artefice comprendendo di non essere stata opera sua, (e certi vogliono che si fosse pur trovata congiunta al busto, cosa che non aveva ancor fatto l’autore), videsi il medesimo artefice cadere per terra privo di sensi. I frati ammirando pur il meraviglioso lavoro, non si sapevano spiegare l’accaduto, fino a tanto che quegli si fu riavuto, ed ebbe loro raccontata la novità della cosa. Fu allora che egli stesso per tanti segni ricevuti volle donare quel Crocifisso al nostro Convento dei Cappuccini, non senza però tenere informato il Signor Castellano di Barcellona, il quale avendo inteso l’accaduto, anche egli devotamente scrisse che per suo dono fosse restato a Rutigliano la detta immagine.”


* Gallipoli ** Vespasiano Genuino ( 1552 – ca. 1637)

Da: Lorenzo Cardassi, Rutigliano in rapporto agli avvenimenti più notevoli della Provincia e del Regno – Ba 1877 rist. Putignano 1967, pagg 248-249


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